Coordinatore: Giuseppe Maione, già professore presso l’Università di Bologna
Negli ultimi decenni la proliferazione dei conflitti interstatali ha avuto origine da due fattori concomitanti: la rivalità tra le grandi potenze (Stati Uniti, Russia, Cina) e la difficoltà crescente da parte delle nazioni occidentali di far accettare il proprio modello politico ed economico alle nazioni del Resto del Mondo.
Il logorarsi della egemonia politica e culturale dell’Occidente ha avuto come sua più diretta conseguenza l’ascesa dei movimenti nazionalisti, populisti, xenofobi che, in taluni casi, sono riusciti ad assurgere a posizioni di governo.
Sono visibili, tuttavia, all’interno dei singoli stati e nei rapporti internazionali, tendenze, per ora solo emergenti, che si muovono in direzione opposta rispetto ai processi involutivi e lasciano presagire un contenimento di essi, se non un una chiara via d’uscita verso un assetto del mondo più stabile ed equilibrato.